Il mio silenzio comunica
La mia incomunicabilità
La mia assenza rappresenta
La mia impresentabilità
Non sono quello della foto
Non sono quello dello specchio
Non sono quello che credevo
Sono un disegno di luce negli occhi
Un impulso nervoso sulla pelle
Un’ idea trasformata in parola
Mi annoia la gioia
Non rido e non grido
Dolore è la mia rima con amore
Ho un joystick di carne viva
Impiantato in un corpo morto
E il latitar mi è dolce questa notte
Vorrei durasse un giorno.
2 commenti:
Ho sempre sognato che la notte durasse un giorno e che il suo silenzio fosse la musica che conduceva al tramonto e che lo spirito che riesce a vivere nel buio non dovesse rientrare nel suo copro morto.
Non riusciamo ad uscirne Lorenzo. Ho bisogno di tante cose e non riesco a capire le priorità. Ho bisogno di uscire da dove sono e non trovo la maniglia.
Ho bisogno ... come il tuo non sono.
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