sabato 10 novembre 2012

CRUCI



La nipotina di un mio amico mi ha chiesto chi sono i gay e io le ho risposto che sono quelle persone a cui piace il cazzo. Lei mi ha risposto: "Allora sono gay anch'io!"
Il mondo è diventato così assurdo che persino il consumo di crack è diminuito.
Volevo studiare sismologia ma ho cambiato idea. Forse se faccio giurisprudenza mi paro meglio il culo. C’è sempre un modo di cavarsela, con le parole. Per non spaventare i turisti giapponesi in visita in una zona terremotata del nostro bel paese le guide raccontano loro che tutta quella gente radunata sotto i tendoni altro non è che un flashmob per protestare contro il ciclo irregolare. Loro annuirebbero sorridenti e fotograferebbero un divieto di sosta e un assessore regionale inquisito.
Alle prossime elezioni voterò PSDI. Ho troppa nostalgia di Tanassi, Longo e della Lockheed. Quella sì era tangentopoli d'autore, non quella di questi buffoni post-craxiani!
La gente è confusa. Ha bisogno di inventarsi ogni giorno una cosa nuova. Una qualsiasi, basta che sia inutile. Io, per esempio, ho inventato il flashmobbing. tanti sconosciuti che si danno appuntamento in una piazza e cercano di emarginarsi a vicenda. Un po’come i candidati alle primarie del Pd. La gente ha bisogno di parlare, di sfogarsi col primo che càpita. Vanno bene tutti. Dal turco del kebab a Dio. Soprattutto ora che, per parlare con Dio, non c’è più bisogno di bere l’urina di un uomo che ha bevuto l’urina di una renna che si è cibata dell’amanita muscaria. Questo lo facevano i monaci induisti 4000 anni fa quando ancora non avevano sintetizzato le metanfetamine. Finalmente abbiamo capito che chiunque può parlare con Dio in ogni luogo e in ogni momento perché Dio è in ogni luogo e in ogni momento. Per cui basta che ti metti davanti ad un muro bianco e gli parli e Lui ti ascolterà perché Lui è in quel muro bianco. Ok, non ti risponderà. Hai mai sentito parlare un muro? Ma tu puoi dirgli davvero tutto ciò che vuoi. Del resto ormai parliamo solo per sfogarci e non ce ne frega niente se il nostro interlocutore ci sta veramente ascoltando o sta solo aspettando che noi finiamo per iniziare a parlare lui dei cazzi suoi. Volendo, puoi anche spaccarti la testa contro il muro per fargli vedere come è duro (il muro). Questo non cambierà nulla. Il presente è talmente mainstream che viene voglia di fuggire nel futuro o nel passato pur di sparire da qui. La sera, davanti alla stufa a pellet, mi crogiolo nei racconti di mia suocera che parlano di mungitori assillati da una malattia che provocava il distacco dell’unghia del pollice e del veterinario di allora che suggeriva loro di infilare il ditone nel culo delle mucche perché aveva bisogno di stare al caldo. E la mia mente intrisa di cinismo immagina rispettabili veterinari trattenere smorfie di piacere nel fistare vacche. Stimati chirurghi squarciare l’addome di pazienti nascondendo un ghigno paccianesco dietro la mascherina. Anatomopatologhi forensi eseguire autopsie fumando e buttando la cenere nel cranio scoperto della vittima e godendo dello sfrigolìo delle meningi. Raccapriccio per noi, capriccio per loro.
Un medico sedava pazienti e ne abusava sessualmente. Alcuni pazienti hanno firmato per non essere sedati. Perché alla fine è lo scopo di scopare che ci salva dall’inedia. E chi non scopa fa di tutto per non pensarci. Dal contrabbandare contrabbassi a collezionare Vie Crucis.
La prossima produzione Endemol  si chiamerà “Cruci” fiction in quattordici puntate che sfrutterà il solito clichè di qualcuno che muore e, a sorpresa, in una quindicesima puntata inizialmente non prevista, si scopre che invece è ancora vivo. (Il titolo dell’episodio finale sarà: “Three days after” e verrà trasmesso a Pasqua).
Se io potessi tornare al 1958 andrei dai miei genitori e li convincerei che un figlio è più che sufficiente. (Sono nato nel ’59, secondogenito.) Oppure vorrei vivere nel futuro, dove le donne mi inviteranno a cena e tra gli antipasti e il primo mi chiederanno: “Per favore, mi scopi?”
Nel frattempo, vorrei tatuarmi una frase tautologica sopra la sesta costola. Sono indeciso tra: “Il concetto di meme è esso stesso un meme” e: “Io sono io e voi non siete un cazzo.” (Lettori esclusi.)







14 commenti:

kermitilrospo ha detto...

io voterei PDUP solo perchè mi piace come suona quando lo dico.

lo fo ddritto lo storto e storto er dritto ha detto...

La necessaria utilità dell'inutile per dare senso al non senso della propria vacua esistenza.

Pierluigi ha detto...

cruci verba volant, cruci scipta manent

Lorenzo ha detto...

...senza dimenticare il PSIUP, caro Kermit.

l.f.d.l.s. e s.e.r.: come sempre commento di gran classe. Davvero. Complimenti e Grazie.

Lorenzo ha detto...

Rebus sic stantibus, Pierluigi, penso che prenderò un risotto.

Random Walk ha detto...

Grazie a te che continui a scrivere, nonostante i commenti ... :)

magneTICo ha detto...

sul finale ho avuto un deja-vu.

come cazzo facevi a sapere quella dell'amanite muscaria? pensavo di essere l'unico sul pianeta. oltre a Hofmann, si capisce...

Lorenzo ha detto...

Caro magneTICo, ho conosciuto Albert allo smart shop Schweizer di Basilea nel 1999.

magneTICo ha detto...

t'ha smollato un aciduzzo o chessò un paio di funghetti almeno?

Pierluigi ha detto...

Lorenzo Longhi è l'Antelope Cobbler.

Rumor ha detto...

Par mi, Pierluis, la g'ha rasun.

Pierluigi ha detto...

Mariano, le bombe fanno sempre Rumor.

Baol ha detto...

Tu sei un mito, anzi, di più, un mitomane

:D

Concordo sullo scopo della vita e sul fatto che quelli che stanno adesso fanno rimpiagere Craxi

ciao Lorè!

NostraDannus ha detto...

Meglio il Meme tautologico.