Avevo appena comprato su e-bay
una cane nudo cinese che assomigliava molto ad una mia amica, quando mi vedo
arrivare una mail di Quentin Tarantino che mi informa di aver deciso di creare
una serie tv tipo CSI ambientata in Italia e vuole alcuni consigli da me perché
le trame siano quanto di più realistico sia mai stato mostrato. Gli risposi che
la cosa più semplice era terminare l’episodio senza che l’assassino venisse
scoperto. Per quanto riguardava il titolo, CSI andava benissimo perché sarebbe
diventato l’acronimo di “Casi Sempre Irrisolti”. Quando capìì che mentre
parlava con me quel porco di Quentin si stava rovistando nelle mutande
riattaccai. Anche perché stava iniziando il mio programma comico preferito in
tv. Il telegiornale. La notizia del giorno era che, secondo l’Unicef, nel mondo
c’erano 215 milioni di schiavi. La mia prima reazione fu di sollievo pensando
di non essere uno di loro ma, in seconda analisi, la cosa mi fece un po’
incazzare, perché io non ne avevo neppure uno. E’ un mondo dominato dall’ingiustizia
e dalle discriminazioni, questo. E lo capisci anche dai parcheggi. Vorrei tanto
sapere chi è quel genio che ha stabilito che per ogni duecento posti macchina
ci devono essere otto spazi gialli per i disabili, quando ogni giorno, in quel
parcheggio, trecento disperati normodotati, sfidano ogni giorno le regole
dell’aritmetica, cercando lo spazio bianco che non c’è. Trecento piccoli Peter
Pan che devono andare a lavorare e quando passano davanti agli otto posti
riservati ai disabili, perennemente vuoti, si chiedono dove cazzo saranno mai
questi otto e cosa staranno facendo alle sette del mattino. Ma soprattutto si
chiedono: “Chi sono i veri discriminati?”
A questo punto mi rivolgo a chi,
in questo momento, sta pensando che sono uno stronzo a prendermela con gli
handicappati e dico loro che non hanno capito un cazzo. I disabili non
c’entrano nulla. Nel 99.9 % dei casi quei posti sono usati (quando vengono
usati) dai “fortunati” parenti di disabili che sono in possesso del famigerato
contrassegno arancione. Avete mai notato con quanta arroganza e sadico piacere
viene esposto? E soprattutto, avete mai notato che quell’auto ha trasportato
fin lì solo lo spocchioso proprietario, mentre il parente disabile (che magari
gli sta anche sulle palle) giace in qualche asettico edificio a sonnecchiare
sulla Settimana Enigmistica?
Io ho deciso di adottare un
disabile affetto dalla Sindrome di Tourette con tendenza alla coprolalia. Sarà
un vero divertimento portarmelo in giro, parcheggiare agevolmente, mentre lui
insulta chiunque gli capiti a tiro. Ovviamente indosserà una T-shirt con la
scritta: “Scusatemi, ho la
Sindrome di Tourette”, così l’insultato che sa di cosa si
tratta sarà costretto a non reagire e
chi reagirà sarà costretto a pagarmi un bel risarcimento danni. “Ignorantia est non excusationem”.
7 commenti:
o ogni giorno vedo gente che parcheggia sulle strisce gialle nonostante sia scritto a caratteri cubitali BUS
io vado a lavorare in bici e trovo un mucchio di handicappati che parcheggiano sulla pista ciclabile!
occhio, la Tourette non e' necessariamente invalidante...
Solo davanti alle stazioni dei caramba o della pula o della finanza le strisce gialle sono rispettate, anche se non ho ancora capito a chi servono, visto che 'loro' hanno il parcheggio interno, e se ti fermi nello spazio giallo, c'è subito un divisato che ti fa allontanare, minacciando verbali.
I puntini di sospensione di Pierluigi sono un invito ad aggiungerne almeno un'altra: merde!
Sicuro abbiamo un'amica in comune.
ne ho conosciuto qualcuno, mi ricorderanno per sempre!
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