sabato 28 gennaio 2012

LA VERITA'

La Verità era una vecchia signora che viveva sola e si ubriacava al bar.
Era stata una bellissima donna. Tutti gli uomini avrebbero voluto conoscerla.
Ma Lei si negò sempre. Le piaceva farsi desiderare. Si divertiva a nascondersi.
Un giorno, però, anche gli spasimanti più testardi, stanchi di essere presi in giro, le voltarono la faccia e nessuno la cercò mai più. Molti di loro si rassegnarono ad una vita solitaria e senza scopo, altri, invece, incapaci di convivere con il vuoto provocato dalla mancanza di senso della vita, andarono al Mercato delle Idee. Era tempo di saldi e una grande quantità di verità tarocche veniva offerta a prezzi molto convenienti. Ce n’erano veramente di tutti i tipi. Anche di plastica, gonfiabili, tascabili, pieghevoli, da poter riporre nell’armadio e tirar fuori per le grandi occasioni. Alcuni ne comprarono addirittura tre al prezzo di due. Tutte diverse tra loro. “Non si sa mai” dicevano “come può cambiare il vento.” I più ricchi se le facevano fare su misura. Nessuno pensò più a quella bella donna, ormai avvizzita, ma unica e originale.
Col tempo ci si scordò di Lei e qualcuno cominciò a pensare che, in realtà, non fosse mai esistita. Che si trattasse di una delle tante leggende messe in giro per gli sciocchi.
Alla fine la Verità si decise. Bevve l’ultimo bicchiere e, barcollante, urlò a tutti come stavano le cose. Ciò che tutti, da sempre, volevano sapere. Ma il rumore del tram che la travolse coprì il rumore delle sue parole.

13 commenti:

gattonero ha detto...

La Verità è morta, viva la Verità.
Ma non è morta sotto un tram: l'abbiamo assassinata noi, è morta d'inedia dopo essere stata definitivamente accantonata.
Chi finge di cercarla ancora, lo fa per i gettoni delle consulenze, per il primo piano in tivvù, per coprire con tante "verità" quella vera.
Tante verità, nessuna verità.

Robydick ha detto...

mi piace il commento di gattonero, ha colto il "senso lato". nel leggero testuale, alla fine mi sono immaginato un urlo così: "SONO UN UOMO!!", ahah! ma t'immagini...
ho scritto anch'io un pezzo sul tema "figa di legno", ricordi?
ciao!

Anonimo ha detto...

la verità ti fa male lo sooooooo

Unknown ha detto...

ha sempre avuto un chè di traballante...

;-)

kermitilrospo ha detto...

la verità è relativa, quindi sempre tarocca e mai unica. (e comunque i commenti prima di questo sono molto più belli e sensati)

Mat ha detto...

Recita una canzone, molto bella, di Ben Harper:

"Conoscevo una ragazza, si chiamava Verità...era una gran bugiarda!"

e non oso aggiungere null'altro...

Pierluigi ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Conte di Montenegro ha detto...

Poveretta, di sicuro non sarà stata investita di venerdì, visto lo sciopero dei mezzi pubblici!

nessuno ha detto...

Alla fine la Verità si decise e morì urlando di rabbia come stavano le cose. Ma la stanza era insonorizzata.

Anonimo ha detto...

ho avuto modo di leggere qualche tuo commento in giro e mi è venuta voglia di conoscerti, così eccomi qui, da oggi tra i tuoi affezionati lettori...
a presto

Henry Chinasky ha detto...

avrebbe dovuto sussurrarlo da subito , mentre faceva all'amore, mettere alla prova la tenacità dei suoi corteggiatori, e dei rispettivi attributi. L'avrei scopata a morte, la megera. Ma forse la colpa, risiede proprio nella mente, di questi arrendevoli Casanova... Niente che un paio di schiaffi in pieno volto, non avrebbero saputo risolvere, per interrompere , il volgare silenzio, della verità.

mattada.. ha detto...

Quindi: non si può dire la verità poichè nessuno la conosce.
Ciao Lorenzo

FrammentAria ha detto...

tutti la volevano formosa focosa intelligente sensuale pudica timida sfacciata alta bionda e sempre. ma quando se la trovavano davanti secca fredda stupida dimessa spudorata arrogante discreta bassa pelosa e raramente, non la riconoscevano e giammai l'avrebbero accettata.