sabato 15 ottobre 2011

L'INFLESSIBILE NORMA DEL CIELO



Ora qual causa ha diffuso fra le grandi popolazioni
I numi degli dèi, riempito di altari le città
e fatto sì che venissero accolti i riti sacri
che tuttora si celebrano splendidamente in solenni eventi e sedi,
da dove ancor oggi s’insinua nei mortali il terrore
che innalza su tutta la terra nuovi templi agli dèi
e costringe la folla a frequentare nei giorni festivi,
non è certo difficile spiegare con chiare parole.

Scrutavano l’inflessibile norma del cielo,
la vicenda delle varie stagioni dell’anno,
né potevano comprendere per quali ragioni questo accadesse.
Non avevano dunque altro scampo che affidare ogni cosa agli dèi,
e pensare che tutto obbedisse ad un loro consenso.

Posero in cielo le sedi e le dimore egli déi,
perché appaiono volgersi in cielo la notte e la luna,
il giorno e la notte, e della notte gli astri severi,
le erranti meteore notturne, le fiamme volanti,
il sole, le nubi, le piogge, la neve, la grandine, i venti
i fulmini, i rombi improvvisi, il minaccioso mormorio dei tuoni.

    TITO LUCREZIO CARO (98 a.c. - 54 a.c.) "DE RERUM NATURA"

2 commenti:

angie ginev ha detto...

Bella e molto chiara, gli uomini delegano da sempre tutto agli Dei, non esiste il diavolo forse, ma la paura è una bruttissima bestia da affrontare...., ed è sottile, quasi invisibile e negata. Io non ho paura molti dicono.
Invece, fa parte del nostro dna, e per cambiare qualcosa di così profondo, occorre davvero una forza immensa.
Ciao
Angie

Pierluigi ha detto...

Dio è un concetto con cui misuriamo il nostro dolore.