Ed ecco il fanciullo,
come un naufrago buttato a riva
come un naufrago buttato a riva
dalle onde infuriate,
giace nudo sul suolo, incapace di parlare,
giace nudo sul suolo, incapace di parlare,
bisognoso d’ogni aiuto vitale
appena la natura lo getta
appena la natura lo getta
sulle prode della vita,
con doglie del grembo materno,
con doglie del grembo materno,
e riempie lo spazio d’un disperato vagire,
come è giusto che faccia
come è giusto che faccia
colui cui in vita è serbato
il passare per tante sventure.
il passare per tante sventure.
2 commenti:
l'eterno frutto del peccato.
e chissà se ha percepito sin da quel momento il lento fluire delle sue sventure.
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