sabato 12 marzo 2011

IL BALLO DEI DISADATTATI

                                      (Umberto Boccioni - Rissa in Galleria)


Quando qualcuno ce l’ha con te
In realtà non ce l’ha con te

So che è difficile crederlo, mentre quello ti urla in faccia,
Ma è così

Anche lui crede di avercela con te
Ma non ce l’ha con te

Quando due persone litigano
In realtà nessuna ce l’ha con l’altra

Loro credono di non sopportarsi, di odiarsi
Ma non è così

La rissa è un rito ancestrale

È l’atavica lotta dei disadattati

Come una danza rituale
Selvaggia e crudele
Che non esclude il sangue

E in casi estremi
Anche la morte

Ma anche in questo caso
Nessuno ce l’ha con l’altro

L’assassino è il sacerdote
La vittima è offerta in sacrificio

Al Dio crudele che non dà risposte

Al Dio sadico che ci ha abbandonato
In una Terra che non conosciamo

Con una Vita che non capiamo

Senza darci altra spiegazione

Se non l’assoluta accettazione
Della nostra dura situazione

Nessuna obiezione al Tuo Signore
Ora et Labora
E i cocci sono tuoi

Tu vorresti incontrare Dio
Per chiarire molte cose

 Ma incontri solo gli altri
Che vorrebbero incontrare Dio

E invece incontrano te

E’ come il cliente della Banca
Che vorrebbe dirle di smetterla
Di prenderlo in giro

Ma la Banca è solo un’entità
E così insulta l’impiegato

Anche se non ce l’ha con lui

Quando qualcuno ce l’ha con te
In realtà non ce l’ha con te

Dovremmo abbracciarci tutti quanti

E invece combattiamo tra di noi
La guerra dei poveri

E invece balliamo ogni giorno
Il ballo dei disadattati


4 commenti:

Marta ha detto...

avere una risposta è già qualcosa...

davide idee ha detto...

gli occhi di dio sul volto del primo malcapitato portano in sè il rancore del mio umore capovolto
e nel lieve incedere di rabbia che porto trovo sollievo nella dolce illusione di prendere a calci gl'attributi del signore.

enzo ha detto...

Ogni volta che passo da qui trovo emozioni e pensieri.
Grazie, e buone cose a te

magneTICo ha detto...

e con questo sono uno dei tuoi. Dov'è il bottone segui ?!?