(Umberto Boccioni - Rissa in Galleria)
Quando qualcuno ce l’ha con te
In realtà non ce l’ha con te
So che è difficile crederlo, mentre quello ti urla in faccia,
Ma è così
Anche lui crede di avercela con te
Ma non ce l’ha con te
Quando due persone litigano
In realtà nessuna ce l’ha con l’altra
Loro credono di non sopportarsi, di odiarsi
Ma non è così
La rissa è un rito ancestrale
È l’atavica lotta dei disadattati
Come una danza rituale
Selvaggia e crudele
Che non esclude il sangue
E in casi estremi
Anche la morte
Ma anche in questo caso
Nessuno ce l’ha con l’altro
L’assassino è il sacerdote
La vittima è offerta in sacrificio
Al Dio crudele che non dà risposte
Al Dio sadico che ci ha abbandonato
In una Terra che non conosciamo
Con una Vita che non capiamo
Senza darci altra spiegazione
Se non l’assoluta accettazione
Della nostra dura situazione
Nessuna obiezione al Tuo Signore
Ora et Labora
E i cocci sono tuoi
Tu vorresti incontrare Dio
Per chiarire molte cose
Ma incontri solo gli altri
Che vorrebbero incontrare Dio
E invece incontrano te
E’ come il cliente della Banca
Che vorrebbe dirle di smetterla
Di prenderlo in giro
Ma la Banca è solo un’entità
E così insulta l’impiegato
Anche se non ce l’ha con lui
Quando qualcuno ce l’ha con te
In realtà non ce l’ha con te
Dovremmo abbracciarci tutti quanti
E invece combattiamo tra di noi
La guerra dei poveri
E invece balliamo ogni giorno
Il ballo dei disadattati
4 commenti:
avere una risposta è già qualcosa...
gli occhi di dio sul volto del primo malcapitato portano in sè il rancore del mio umore capovolto
e nel lieve incedere di rabbia che porto trovo sollievo nella dolce illusione di prendere a calci gl'attributi del signore.
Ogni volta che passo da qui trovo emozioni e pensieri.
Grazie, e buone cose a te
e con questo sono uno dei tuoi. Dov'è il bottone segui ?!?
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