Se
all’inizio era il nulla e poi Dio creò il tutto, vuol dire che Dio c’era già,
quando c’era il nulla. Ma cosa ci faceva Dio nel nulla? Quanto tempo è rimasto
a fare nulla prima di decidersi a fare il tutto? Non lo possiamo sapere, perché
il tempo non era ancora stato creato. E’ più probabile che prima del nulla +
Dio ci sia stato un tutto andato distrutto, di cui Dio e pochi altri furono i
superstiti. Questo spiegherebbe il lodevole tentativo di Dio di ricostruire
tutto, ottenendo, però, un risultato alquanto scadente.
Pare
che la colpa sia stata di una donna che, per questo motivo, viene ancor oggi
demonizzata. Probabilmente un’assistente di Dio che deve avere,
involontariamente o subdolamente, fatto cadere alcune gocce dalla provetta contenente
il “divino” in quella contenente la “materia” dando vita a un mostro: l’essere
umano.
Questa
donna fu quindi mandata per punizione sulla Terra. Fu poi raggiunta da un
genetista che la ingravidò artificialmente e comprò il silenzio del marito con
una grossa somma di denaro. Da essa nacque colui che avrebbe dovuto salvare il
mondo, ma le cosa non andarono come previsto. Fino all’età di dodici anni il
Salvatore non aveva capito qual era il suo compito e, accortosi di avere poteri
soprannaturali, ne combinava di tutti i colori. Faceva scherzi di pessimo gusto
a chi gli capitava. Fece, ad esempio,
riacquistare la vista a un cieco che aveva una moglie bruttissima e guarì un
disoccupato storpio che campava con la pensione di invalidità. Questo è il motivo
per cui la Bibbia non dice nulla della sua vita, dal 26 dicembre 0 fino ai
dodici anni. Quando finalmente il Salvatore iniziò a interessarsi di
religione, partì subito col piede sbagliato. Entrò in un tempio e, con
l’arroganza di un padrino di Cosa Nostra, cacciò via i mercanti, attirandosi
l’odio della Confcommercio di allora, che era già una potente lobby ebraica
come oggi. Al Salvatore, in fondo, non dispiaceva di andarsene in giro tutto il
giorno, in ciabatte, a cercare seguaci tra altri sfaccendati come lui. Era
sempre meglio che lavorare. Quando, però, i farisei capirono che questo voleva
rottamarli tutti, si rivolsero agli Stati Uniti Romani che inviarono al
Procuratore della Giudea il seguente messaggio:
“Ti
sei lavato le mani, tesoro?”
Si
lanciò così la moneta, uscì croce. (E’ per questo che il Salvatore fu crocifisso
e non decapitato).
Incazzatissimo
con suo padre, egli morì sulla croce e quando, tre giorni dopo, resuscitò, non
gli era ancora passata la rabbia. Quando tornò da Dio non gli rivolse la parola
fino a quando, raggiunto da sua madre, fu convinto a rimettersi a sedere alla
sua destra.
Nel
frattempo, le cose sulla Terra andavano sempre peggio. Dio pensò che l’errore
era stato inviare il Salvatore in Medio Oriente, territorio storicamente
popolato da gente rissosa e ignorante, e pensò di mandarlo in missione una
seconda volta, facendolo però nascere in Europa. Era il 1889. Il Salvatore era
disperato, perché intuì subito che, anche questa volta, la cosa sarebbe finita
male. Essendo nato al confine tra Austria e Germania passava il suo tempo a
ubriacarsi nelle birrerie.
Una
sera, bevve più del solito e si lasciò scappare qualcosa sul fatto che lui era
il padrone del mondo, che chi l’avesse seguito avrebbe raggiunto la gloria
eterna e tutte le altre cose che, più o meno, aveva già detto quasi duemila
anni prima.
Questa
volta, però, coloro che lo ascoltarono, ancor più ubriachi di lui, lo
acclamarono a loro Salvatore, giurandogli fedeltà incondizionata. Lui non se lo
aspettava ma, passata la sbornia, la cosa non gli dispiacque e continuò i suoi
comizi fino a raggiungere il potere. Fu allora che si ricordò di quello che gli
avevano fatto gli ebrei e, vedendo come si fossero moltiplicati da allora,
prese le dovute precauzioni per evitare di essere inchiodato una seconda volta.
Poi le cose presero una piega diversa. Gli Stati Uniti, che nel frattempo si
erano trasformati in Americani, capirono che, se lo avessero eliminato,
avrebbero potuto mettere le mani sull’Europa. Il Salvatore, questa volta non si
fece fregare. Dal suo bunker di Berlino ascese frettolosamente al cielo,
lasciando credere a tutti di essersi suicidato.
Il
suo cadavere, infatti, non fu mai ritrovato.
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