Ci
sono quelli che camminano sul filo ostentando sicurezza.
Hanno
un sorrisetto di superiorità.
Credono
che lo scopo della vita sia dimostrare di essere meglio degli altri.
Dentro
di loro posso esserci solo due cose.
O
il vuoto assoluto o il terrore di essere smascherati; che qualcuno si accorga
che sono deboli come o più di tutti gli altri.
Ci
sono quelli che camminano sul filo con troppa paura.
Pensano
solo agli altri che li stanno guardando e che rideranno di loro se cadranno dal
filo. Non pensano mai a sé stessi e non arriveranno mai.
Ci
sono quelli che camminano sul filo con grande paura. Ci pensano un po’, ma poi
camminano. Sanno che potrebbero cadere da un momento all’altro, ma sanno anche
che non possono certo starsene lì fermi per sempre. Non è un bel viaggio il
loro, ma, di solito, arrivano sempre. Magari un po’ malconci, ma più forti di
quando sono partiti.
Ci
sono quelli che camminano sul filo come meglio riescono e sanno di non essere
molto bravi. Si applicano, ma i risultati sono scarsi. Infatti, a un certo
punto, cadono.
Ma,
all’ultimo momento, una grande forza, che non sapevano di avere, permette loro di
aggrapparsi con la mano al filo, di penzolare un po’ nel vuoto e di non cadere.
Quando risalgono, hanno un po’ meno paura. Proseguono cauti, senza ostentare
finta sicurezza, senza ridere di chi ha troppa paura, rispettosi di quelli che, come loro, stanno cercando di farcela.
Durante
il percorso vedono molti sorrisetti di superiorità trasformarsi in pianti
disperati. Vedono quelli che credevano più forti di loro, precipitare con
grande vergogna.
Poi
ci sono quelli che sono caduti da tempo e credono di essere ancora sul filo.
5 commenti:
e poi ci son quelli che il filo ce l'hanno bell'e pronto attaccato alla trave del salotto...
LA TUA AMMIRATRICE:
"L'EQUILIBRISTA APRE LE BRACCIA E VA SU UN PIEDE,OGNUNO HA IL SUO TAENTO"come canta LIGABUE, E TU NELLO SCRIVERE SEI MOLTO DOTATO ..... ALLA PROSSIMA CIAO
Cara Ammiratrice, vorrei regalarti il mio ultimo libretto, ma come faccio?
Ti lascio la mia mail: lorenzo.longhi@alice.it
Vedi Tu...
In questo caso non vale sempre il detto "tentar non nuoce"...
p.s. chissà se anche questo commento verrà "autodistrutto" come l'ultima volta.
Sai,per i buddisti,la verità assoluta sta proprio in quel vuoto sospeso tra l'ispirazione e l'espirazione...cadere dal filo, forse,non è così spaventoso.Mi è piaciuto molto questo racconto(ogni tanto ti ritrovo).
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