Tu hai bisogno degli altri.
Ma gli altri non sono mai ciò che vuoi tu.
Tu hai bisogno di illuderti. Di credere.
Così ti togli gli occhiali per non vederli come realmente
sono.
Perché la nebbia li nasconda un po’.
Così che tu possa immaginarti le parti non chiare come tu
vorresti che fossero.
Quasi mai l’altro di cui credi di avere bisogno, ha bisogno
di te.
E se ha bisogno, non è di te, ma dell’immagine che lui ha
bisogno di vedere di te.
Se lo frequenti troppo assiduamente, l’altro, prima o poi,
diventerà inesorabilmente noioso, ridicolo, meschino, falso.
E tu non potrai che prenderne atto.
Non dico che ognuno di noi dovrebbe trasformarsi in un
saggio.
Ma uno sforzo lo si potrebbe fare, anziché bearsi della
propria coscienza superficiale.
Per chi non ha veramente bisogno degli altri ( o è solo
convinto di non averne)
È molto più semplice essere buonisti. Tollerare. Sopportare.
Ma chi è stato sull’orlo del precipizio e ha guardato il
baratro
Non può concedersi il lusso di perdere tempo con le commedie
e le pantomime.
Con i rapporti sociali insulsi. Vuoti. Ipocriti.
Sarebbe preferibile sentirsi dire in faccia:
“Non me ne frega nulla di te”.
“Le menate esistenziali che scrivi mi fanno venire la
nausea.”
“E’ meglio che impari a stare al mondo”.
L’alternativa è isolarsi.
Ma non può essere per sempre.
Dopo un po’, si comincia a morire.
2 commenti:
la tua ammiratrice
bravo bel testo, alcuni amici veri
riescono però a trasformare la ns
vita,in una vita speciale.la tua solitudine silenziosa ti ha aiutato ad elevarti nell'arte della scrittura .con stima buon anno.....
Buon Anno anche a Te. La mia solitudine silenziosa è la mia migliore amica.
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