sabato 21 dicembre 2013

LO SPAVENTOSO DONO DELLA LIBERTA'


Siamo uomini addomesticati da altri uomini.
Ci lamentiamo ma ci sta bene così.
La libertà è troppo faticosa per l’uomo.
E’ un labirinto che ad ogni passo
Ti costringe a fare delle scelte.
Ogni scelta che farai, giusta o sbagliata,
ti porterà di fronte a un’altra scelta
e così per tutta la vita
senza un attimo di riposo
cercherai un’uscita che non c’è
perché l’unica uscita è la morte.
La libertà è troppo spaventosa per l’uomo
Lo obbliga a sbagliare da solo
Ad assumersi la responsabilità
L’uomo libero si sente prigioniero
Di un labirinto sconosciuto
L’uomo addomesticato si sente libero
In una società che sceglie per lui.
Dove può lamentarsi delle scelte 
compiute da coloro 
che egli stesso a delegato a compiere. 
L’uomo si sente perversamente felice 
quando può lamentarsi delle scelte degli altri. 
Felice che siano stati altri, non lui, 
ad avere sbagliato e a doversi sentire in colpa. 
Chi non sceglie non sbaglia. 
Ma il labirinto di cui l’uomo ha paura 
esiste solo nella sua testa. 
Se lo costruisce da solo. 
La libertà ti dà l’illusione 
che  esistano infinite strade 
e ti lascia credere che una 
possa essere quella giusta, 
condannandoti  a sprecare la tua vita  a cercarla. 
E invece non esiste la strada giusta,
anzi, non esistono strade, né giuste né sbagliate. 
La libertà forse non è un labirinto ma un deserto. 
E in entrambi ci si perde.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

sono la tua ammiratrice,ho letto con attenzione il tuo ultimo scritto,i tuoi pensieri sono sempre graffianti e mai banali,mi convincono sempre più che tu sia più libero di quanto tu creda e la scrittura il mezzo per comunicarlo,sii felice auguri.

kermitilrospo ha detto...

ottimo.

non ho altro da dire !

Lorenzo ha detto...

Auguri anche a Te, cara ammiratrice.
Quelli che non sanno di essere prigionieri credono di essere liberi. Quelli che sanno di essere prigionieri possono trovare la vera libertà solo dentro sè stessi. Io, almeno, ci provo. Ciao.

Lorenzo ha detto...

grazie, Kermit.

non ho altro da fare !

alpexex ha detto...

la libertà è come l'intelligenza: di difficile definizione. personalmente trovo interessanti le sue manifestazioni in ambiti collettivi, anche perché quando si è soli il problema della libertà non si presenta o quasi. essere liberi è una lotta più che una scelta costante, un lavoro perpetuo. che non si può fare da soli. certo, è vero, la società tende a deresponsabilizzare l'individuo, ma chi ha un po' di cervello se ne rende bene conto che se smette di lavorare in "quel senso" sta togliendo libertà anche agli altri. chi se ne frega? non lo so: lo stomaco si rode facilmente a navigare tra gli schiavi, proprio perché il deresponsabilizzato in genere oppone al mondo una faccia forte di un'ottusità urticante. poi ci sono le libertà relative, è vero, quelle con la qualifica specifica. libertà d'opinione, libertà di parola, libertà di pensiero (che è una cosa più intima delle altre due citate e che tante volte se messa insieme all'onestà intellettuale ti fa perdere la libertà di movimento). ma qui interviene il minimo di intelligenza necessaria ad evitare il particolare e salvarsi il culo. bel pezzo, salutoni.

Lorenzo ha detto...

grazie per il bel commento, caro Alpexex. Vorrei aggiungere che la faticosità della libertà è anche dimostrata dalle pratiche sadomaso che sono sempre più di moda. Ciao.