lunedì 16 settembre 2013

PARZIALMENTE CAPACI DI INTENDERE


Per percepire il nulla umano occorre quindi cancellare il più possibile sé stessi. Fermo sul marciapiedi, mi ero dimenticato chi ero, la mia storia, perché ero lì. Avevo cancellato anche la memoria di ciò che vedevo, come se tutto fosse comparso, per la prima volta davanti ai miei occhi. Il cielo, gli alberi, le persone, le auto, i palazzi, i negozi.  E’ in questo modo che si può vedere il nulla. Lo vedi aleggiare sulla testa delle persone. E anche dentro la loro testa. Lo vedi impregnare ogni cosa, avvolgere tutto come una pellicola trasparente. Ovviamente non devi cancellare solo la memoria, ma anche le emozioni. Devi trasformarti in un albero che guarda. Ma siccome non sei un albero e rimani comunque un uomo, pur osservando ciò che hai davanti con tutta la freddezza che ti è possibile, alla fine, inevitabilmente, anche se fai ogni sforzo per allontanarla da te, la domanda ti si forma da sola e non riesci a respingerla. “Perché?” Ed ecco che ora il nulla lo puoi anche sentire. Il silenzio che segue alla tua domanda. Il cielo che non ti risponde. Questo ti fa capire che tutto è inutile. Senza senso. E se tutto è inutile e senza senso è nulla. Ti rendi conto di vivere fisicamente nel nulla. Ti senti inerme, preso in giro. Vittima di un gioco crudele. Persino il dolore che provi tuo malgrado non ha nessuno scopo. E allora ti arrabbi, non puoi evitarlo. Ritorni uomo pensante e non più estraniato, con una gran voglia di urlare e ti accorgi che non sai neppure cosa urlare e a chi. E capisci qual è il male al quale sei condannato: la consapevolezza. E ancora un volta ti chiedi perché. Perché io so, quando preferirei non sapere? Quando è accaduto? E’ una colpa dei miei antenati, un malvagio volere superiore o più semplicemente solo un tragico errore? La consapevolezza ci è stata data. Non l'abbiamo voluto noi. Come può un essere inconsapevole volere la consapevolezza? Questo vorrebbe dire che l'uomo era consapevole di essere inconsapevole? Assurdo. Come è successo, e quando, che l'uomo ha capito di essere un uomo? La storia che ci racconta la Bibbia non regge. Anche se consideriamo l'episodio della mela di Adamo ed Eva puramente simbolico, ritorniamo alla domanda di prima. Se Adamo ed Eva erano senza consapevolezza, il messaggio del serpente/diavolo/male non doveva essere da loro compreso. Un animale non ha consapevolezza di essere un animale. Se io invito un cane a fare una determinata cosa che gli permetterà di conoscere ciò che non sa, come potrebbe, il cane, capire  il significato del mio messaggio? Anche la teoria evoluzionistica di Darwin non può darci la spiegazione. La consapevolezza non può essere arrivata in modo naturale attraverso l'evoluzione. Se fosse questo il percorso, perchè solo noi ci siamo evoluti al punto di arrivare alla consapevolezza e le altre speci animali no? Perchè, imitando il discorso alle scimmie dalle quali deriveremmo, tutte le altre speci di scimmie tuttora esistenti non ci sono ancora arrivate e, anzi, sembrano ferme da secoli, se non da millenni, nel loro processo evolutivo? Perchè dopo millenni di vita da scimmione, improvvisamente, la nostra evoluzione ha accelerato ad una velocità incredibile, tale da portarci in un tempo relativamente brevissimo dallo stato scimmiesco a internet? Molti ritengono che il vantaggio che ci ha permesso questa incredibile accelerazione sia il cosiddetto pollice opponibile che ci dà la possibilità di afferrare meglio le cose. Ma anche le scimmie che sono rimaste tali lo hanno. Perchè loro non l'hanno sfruttato? L'unica ipotesi che rimane in piedi anche se, ovviamente, tutta da dimostrare, è quello di un intervento esterno. Da parte di chi? Perchè? E come? E' stato voluto o causale? I cosiddetti scienziati alternativi hanno elaborato diverse teorie. La più famosa è quella del russo Sitchin, secondo il quale gli uomini sono stati creati dagli abitanti di un altro pianeta, Nibiru, a cui occorrevano schiavi per estrarre l'oro. I nostri creatori si sarebbero chiamati Nifilim o Anunnaki e sarebbero stati considerati degli Dei dai Sumeri. Altri parlano anche degli abitanti del pianeta Sirio. Al di là di queste teorie che possono anche contenere una parte di verità, irrimediabilmente corrotta dal tempo e dalla manipolazione di chi, nel tempo, l'ha riportata ai posteri, quella dell'intervento esterno mi sembra l'ipotesi più plausibile. Viene però da chiedersi perchè non ce lo ricordiamo. Supponiamo che qualcuno abbia iniettato in noi il seme della consapevolezza. Se sappiamo di essere uomini dovremmo anche sapere il resto della storia. E invece no. Ecco il punto. Sappiamo chi siamo ma non sappiamo come siamo arrivati qui. Viene da pensare ad una premeditazione dei nostri creatori. Ma perchè avrebbero dovuto essere così crudeli con noi? E' da questo pensiero che ha origine il senso di colpa. Quando ci succede qualcosa di brutto e non capiamo il perchè, pensiamo di aver fatto qualcosa di male di cui non ci ricordiamo. L'uomo si crede al centro dell'Universo e non parte di esso, per cui se gli succede qualcosa è propenso a pensare che quella cosa non possa essere che conseguenza di una sua azione e non che quella cosa sarebbe comunque accaduta. Quando non si ricorda cosa ha fatto di male resta comunque convinto di averlo fatto e di esserselo semplicemente dimenticato. Questo aspetto della psicologia umana è stata la chiave del successo della religione. Avevamo bisogno di sapere di chi eravamo figli e perchè soffrivamo. La religione ci ha dato un Padre per tutti ma soprattutto ci ha detto che soffrivamo per colpa nostra. Paradossalmente gli uomini furono contenti di sapere questo. Almeno avevano un perchè. Sapere perchè si soffre sembra meno doloroso che soffrire senza un perchè. Anche se la colpa non l'avevano commessa loro ma il loro progenitore. Perchè nessuno ha mai osato dire: "Se Adamo ha sbagliato, fosse anche mio padre, io non devo pagare la colpa per qualcosa che non ho commesso?" Perchè pur di avere un motivo che giustificasse l'atrocità di un dolore senza motivo avrebbero accettato anche la più fantasiosa delle spiegazioni. Quindi, ritornando alla domanda iniziale, perchè ci è stata data questa consapevolezza parziale?Che cosa  e perchè non dobbiamo sapere? Se gli uomini non sono stati creati da Dio ma dagli Anunnaki, chi ha creato gli Anunnaki? La Bibbia stessa parla di di giganti, di figli di Dio, dicendo che prima che Dio creasse l'uomo, sulla Terra vivevano  i giganti e che i figli di Dio scesero sulla Terra e si unirono agli uomini. Questi giganti e questi figli di Dio, che quindi erano cosa diversa dagli uomini, da dove arrivano? Chi erano? Perchè allora non credere nell'esistenza di altri esseri viventi senzienti quando la Bibbia stessa benedice tutte le creature dell'Universo e non della Terra? Forse anzichè un atto di crudeltà, la decisione di chi ci ha creato di non farci sapere la verità è un atto di amore e di pietà. Soffriamo il non sapere ma chi sa, sa che soffriremmo di più il non sapere.

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