sabato 21 settembre 2013

LA VERITA'


Comunque sia una verità esiste. Qualunque sia e non può essere che una sola. Oggettiva e incontrovertibile. Si può dire tutto, ma sostenere che ciò che vediamo intorno a noi  sia solo caso mi sembra puerile. La realtà oggettiva potrebbe essere anche più di una, se esistessero altre dimensioni, ma per la nostra limitata condizione umana resterebbe una. La realtà di una formica è il formicaio e il terreno circostante. Inutile per lei sapere che, in un’altra dimensione esistono insaziabili formichieri. La verità, al contrario, non può che essere una. E potrebbe anche essere una delusione. Nel senso che potrebbe trattarsi di nulla di speciale. Una sorta di uovo di Colombo. Se ci venisse rivelata potremmo esclamare: “Ah…tutto qui???” La non conoscenza della verità contribuisce a mitizzarla e a renderla più importante di quella che è. Quando non si conosce una cosa, la si immagina spesso più grande, più bella, più complicata di quello che è. Quando poi la conosciamo non è raro rimanerne delusi. Inoltre la non conoscenza della verità permette a tutti di imporne una propria, facendo leva sulla sua autorità. Ed ecco sorgere una nuova, l’ennesima domanda. Se è plausibile pensare che siamo l’effetto di una precisa causa e che la consapevolezza dell’essere ciò che siamo è stata in qualche modo voluta da questa causa creatrice. Perché non possiamo anche noi sapere? La mia personale convinzione è che la Verità era nota all’uomo, nella cosiddetta notte dei tempi, e sia stata poi volontariamente o no, confusa, cancellata, modificata in modo da arrivare a noi praticamente intelleggibile. Come il messaggio in una bottiglia affidata all’oceano, che quando viene ritrovato è indecifrabile perché l’inchiostro si è cancellato o si è mischiato. Per chi, come me, non crede negli Dei creati dalle religioni, ma non per questo nega una causa inconosciuta e creatrice, la non risposta alle nostre domande fa pensare che, per qualche motivo, siamo stati abbandonati a noi stessi e nessuno si occupi più di noi. Ma io non credo sia così. Quello che non mi spiego è:  Se c’è ancora chi si occupa di noi perché i suoi messaggi ci giungono così misteriosi da non poter essere pienamente capiti, perché non fa nulla contro quei messaggi falsi e fuorvianti che non arrivano da lui? In poche parole, ritorniamo alla domanda iniziale. Perché non dobbiamo sapere? Io credo che le apparizioni della Madonna possono essere interpretate da un credente, come un tentativo di comunicare a noi messaggi importanti per la nostra salvezza. Se crediamo è la Madonna, se non crediamo possiamo pensare che la Madonna è il mezzo scelto dai nostri veri creatori per essere più credibili ai nostri occhi. “Questi credono alla Madonna, se apparissimo nella nostre vera identità, fuggirebbero. Così almeno ci ascoltano. Ma allora perché tutto questo mistero? Perché invece di apparire in luoghi isolati a una o poche persone, sempre poco istruite, la Madonna o chi per essa non compare a un congresso di eminenti scienziati, magari atei, e con parole semplici, senza parabole o profezie, dica:  “Ora vi spiego come stanno le cose.” Non sarebbe il metodo migliore per chiarirle una volta per tutte? Sarebbe la fine delle religioni. Forse non sarebbe un bel momento, ma nessuno potrà più prenderci in giro.

2 commenti:

kermitilrospo ha detto...

ciò che dici è molto vero!

Massimo ha detto...

La Madonna non esiste, anche se la si scrive in maiuscolo. Non è neanche un mezzo scelto dai nostri creatori, perché neanche loro esistono. Cosa esiste e se esiste non lo sappiamo ed è per questo che non ci sarà mai fine alle religioni.