venerdì 23 agosto 2013

L'AMORE IN GUERRA


Una volta quando avevi vent’anni dovevi fare il militare. Quando Mario compì vent’anni fece il militare. Era il 1940 e scoppiò la guerra. Quando scoppia una guerra i militari ci devono andare. E Mario ci andò. Sbarcò in Algeria, prese la patente e guidò i camion che portavano i rifornimenti alle truppe. Finì anche sotto un bombardamento e si salvò riparandosi nelle buche formate dalle bombe confidando nel calcolo delle probabilità. Fu fatto prigioniero dagli inglesi e soffrì la fame. Lui e i suoi compagni stendevano le loro coperte dove c’era un po’ d’erba. Quella rimasta sotto era il loro pasto. Poi passò sotto la custodia dei francesi e le cose cambiarono. Era al servizio del sindaco francese di Constantine. Un brav’uomo. La prima notte credette di morire d’indigestione per la ricca cena che gli era stata offerta. Il peggio era passato e di lì a poco Mario trovò anche l’amore. S’ innamorò di una ragazza dalla pelle scura e imparò il francese. Stava bene lì, finchè la guerra, come tutte le guerre, finì. Ogni giorno, dal porto di Algeri, salpavano le navi che riportavano in patria i prigionieri italiani. Ogni giorno venivano affissi sulle  banchine gli elenchi di chi poteva imbarcarsi. Ogni giorno Mario si recava al porto sperando di non leggere il suo nome. Non aveva nessuna voglia di tornare a casa, di doversi trovare un lavoro, ma soprattutto di lasciare la sua ragazza algerina. Quando il suo nome c’era, cedeva volentieri il posto a qualche suo compagno di prigionia. Partì con l’ultima nave e i due non si rividero più. Sei anni dopo Mario si sposò con una ragazza del paese vicino. Si chiamava Argìa e aveva ereditato dal padre un eccesso di melanina che le rendeva i capelli e la pelle molto scura per un italiana. Lui non le nascose che le ricordava il suo amore conosciuto in guerra. Tre anni dopo ebbero il loro primo figlio e, dopo altri cinque anni, nacqui io. Quell’uomo era mio padre e, senza quella guerra, forse, io non sarei mai nato. La guerra può portare anche l’amore, come l’amore può portare alla guerra. La guerra non è né buona né cattiva. E’ soltanto la guerra. Come gli uomini sono solo uomini e nulla possono.         Di fronte al male e di fronte all’amore.

2 commenti:

fracatz ha detto...
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kermitilrospo ha detto...

bella storia.