martedì 30 aprile 2013
SCOPARE IN GUERRA
Durante la guerra si scopava meglio e di più.
La paura di morire era talmente forte
Da cambiare le regole del gioco.
Si viveva alla giornata
Non si facevano progetti a lungo termine
Si amava di più la vita
E le occasioni non bisognava perderle.
Tutto poteva finire in un momento.
Non c’era più tempo per la morale.
Si scopava disperatamente
Egoisticamente
Si scopava per ribellione
Alla crudeltà della guerra
I soldati tradivano le mogli con le infermiere
Le mogli tradivano i soldati con chi non era al fronte
O con altri soldati
Anche nemici.
Ci si tradiva per irrefrenabile passione
E non per insopportabile noia
Come ora.
Si scopava come animali
Perché così la guerra ci trattava
Carne da macello
Carne da scopare
Finchè c’era ancora tempo
Finchè si era ancora vivi.
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5 commenti:
si però lo si faceva in condizioni igieniche precarie, con sfinteri maleodoranti, vagine e peni frastornati di caciotta lattiginosa che anche in mancanza di luce potevi riconoscere al suono, al gusto ed all'olfatto
Siamo sempre in guerra, non si scopa più nel timore di morire, ma nel timore di non sopravvivere.
E se questo timore si esaurisse in una scopata, sarebbe un bel modo per affogarlo, piacevolissimamente.
Purtroppo così non è: questo timore viene soppresso col darsi fuoco, con l'impiccarsi, con lo sparare a vanvera...
In un tempo lontano una bella chiavata toglieva perfino la fame; oggi la fame toglie il piacere della bella chiavata.
Che tempi di merda!
Ciao.
l'importante era NON tradire la patria!!
?
d'accordo.
c'erano comunque meno gangbang!
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