domenica 22 aprile 2012

AUTOCANNIBALISMO


Ci sono sempre nuovi modi per morire. L’ultimo trend arriva dall’Angola dove è sempre più praticato l’autocannibalismo. In Europa è praticato solo da alcuni architetti che, diventati vegetariani e poi vegani, continuando nella logica di non cibarsi di alcunché che provenga da animali o che venga ucciso (che sia un bue o un radicchio) sono approdati ad un autocannibalismo soft. Si nutrono più che altro di pellicine e hanno sempre l’umore pericolante come i tetti dei pala-qualcosa che progettano. In questi casi la morte non arriva mai abbastanza in fretta. Io non ho nulla contro l’ammazzare animali per poi mangiarseli. Non fanno forse così anche gli animali? E’ vero che gli uomini non si limitano a cacciare ma allevano appositamente bestiame allo scopo di ucciderlo e poi nutrirsene, ma credete forse che se i gatti fosseri dotati di pollice opponibile non farebbero altrettanto con i topi e gli uccellini, facendo perdere il posto a quelli che lavorano alla Whiskas? E se fossimo anche noi uomini allevati, a nostra insaputa, dai vermi che ci aspettano sotto terra per nutrirsi dei nostri cadaveri? Se i cimiteri fossero un’immensa catena di McDonald’s dei vermi? Avete idea di quante ci cose possono accadere a nostra insaputa, oltre a ricevere soldi da un partito?

3 commenti:

Pierluigi ha detto...

Nei cimiteri hanno costruito spazi per i tabagisti. Si chiamano crematori.

NostraDannus ha detto...

Nei cimiteri sono secoli che hanno istituito la mensa (sana in corpore sano) per i divoratori di bare = sarcofagi.

pesa ha detto...

Son sicuro che da morto sarò un ottimo McHamburger (esiste?)