giovedì 27 ottobre 2011




Una volta
Una volta c’era il delitto d’onore. Se il marito uccideva la moglie fedifraga veniva condannato ad una pena molto più mite di quella prevista per un omicidio causato da altri motivi meno nobili. Poi la giustizia italiana si è evoluta ed ha abolito definitivamente, nel 1981, tale norma. Non esisteva più il delitto d’onore, ma il delitto e basta. Il progresso inarrestabile della civiltà ci ha fatto infine compiere, in questi ultimi anni, un ulteriore passo avanti. L’eliminazione della pena per qualsivoglia delitto.
La cosa più o meno funziona così:
Tu uccidi una persona per motivi tuoi personali. Cosa ti può succedere?
Nell’90% dei casi: NIENTE.
Nel 10% dei casi: Se sei stato visto uscire dalla casa della vittima con in mano un coltello insanguinato gridando: “Ti ho fatto fuori, brutta stronza!”, vieni fermato perché “fortemente indiziato.” Dopodichè entrano in scena gli avvocati ai quali non gliene frega niente se tu sei colpevole o no, perché il loro è un lavoro e se li paghi per dimostrare che tu sei innocente, sono disposti a giurarlo sulla testa dei loro figli. Poi entrano in scena i criminologi, ai quali non gliene frega niente se tu sei colpevole o no, perché il loro è un lavoro e se li paghi come periti di parte per dimostrare che tu sei innocente, loro andranno a Quarto Grado a dire che sei innocente. A meno che i parenti della vittima non gli offrano più soldi. In questo caso andranno a “Chi l’ha Visto” a dire che, prima, si erano sbagliati ma che ora hanno l’assoluta certezza che sei colpevole. In entrambe i casi scriveranno un libro sulla tua storia, dove compariranno in copertina vestiti di nero e con un’espressione del tipo:
“E’ un lavoro ingrato il mio, ma qualcuno lo deve pur fare!”
Dopodichè intervengono i Ris che, scientificamente, incasinano tutto e dopo aver analizzato ogni millimetro della scena del delitto scoprono che:
1) La vittima non puliva così bene la casa come si credeva.
2) Sotto il divano c’era la figurina dell’Album Panini “Calciatori 1970-71” di Fabio Capello che verrà subito interrogato in proposito ed esonerato dalla Nazionale inglese.
3) Sul coltello non c’erano più tracce ematiche perché l’appuntato Abbatiello lo aveva lavato sotto il rubinetto perché il sangue gli faceva sempre tanta impressione.
4) Che il Luminol aveva trovato tracce di sangue della vittima nelle tue mutande ma che era possibile che tu avessi fatto sesso con lei durante il ciclo mestruale (senza peraltro toglierti le mutande) e quindi non si poteva considerare una prova valida.
Infine si arriverà al processo, che alla prima udienza, verrà subito rinviato di due anni.
Questo perché tra i giudici vi è un’antica tradizione secondo la quale se vuoi essere figo ed avere una brillante carriera devi fare due cose. La prima è non lavarsi mai le orecchie e la seconda rinviare i processi il più possibile. Perché ai giudici non gliene frega niente se tu sei colpevole o no, perché il loro è un lavoro e se li pagano comunque, perché arrivare subito al processo? Alla fine verrai condannato. Dopo sei ore in camera di consiglio dove i giurati verranno costretti a giocare a Bingo tutto il tempo, il vincitore avrà il diritto di decidere una condanna a caso. Quando sarai in galera ovviamente ti comporterai bene, anche perché non si capisce per quale motivo ti dovresti comportare male, dal momento che già il fatto di avere finalmente ucciso quella stronza ti fa vivere in modo più sereno e positivo, e poi se fai il bravo ti fanno uscire prima. Alla prima licenza premio, tornerai a casa della vittima a recuperare l’arma del delitto che era stata dimenticata sul tavolo, la venderai al Generale Garofano che ne fa collezione e con i soldi ti trasferirai in Brasile e aprirai un panificio.
Perché, in fondo, se hai ammazzato qualcuno ci sarà pure stato un motivo no? E se era valido o no chi lo può stabilire? La cosa è talmente soggettiva! E poi siamo sicuri che il Garante della Privacy non abbia nulla da eccepire che si sbandierino ai quattro venti i cazzi tuoi?
Quindi per concludere, l’omicidio non è più un delitto ma una ghiotta occasione di lavoro per avvocati, giudici, criminologi, giornalisti, senza dimenticare le pompe funebri che si occuperanno della vittima. E anche per te, che andrai a Matrix e magari anche al Grande Fratello.



4 commenti:

Anonimo ha detto...

Amanda KNox, Raffaele Soillecito, Giulia Bongiorno, Meredith Kertcher. MI sono venuti in mente loro e guarda in quale ordine: purtroppo delle vittime si parla pochissimo

gattonero ha detto...

Questo è vero giormalismo!
(Solo che il tuo indiziato per avere ucciso una stronza, a metà percorso era felice per avere ucciso 'uno stronzo'. E' lecito il cambio di sesso in corso d'opera?).
Buon vikend e un caro saluto.

Lorenzo ha detto...

Caro Gatto, grazie per la segnalazione. Del resto io non sono un vero giorMalista!

roberto ha detto...

beh quindi viva la @iga....
e tutto ciò che può creare lavoro..