Non solo al mondo, ma anche a questa casa
io non appartengo. Come un esule
mi muovo, senza patria: uno straniero
tra queste quattro mura. E in certe stanze
ormai non entro più: troppi ricordi,
rose che profumano e feriscono.
A questa casa più non appartengo.
Guardo la polvere posata
sui giorni, sulle cose: un velo che ricopre
tutto. E penso al tuo sorriso
irrimediabilmente spento. Così
mi aggiro in questa casa, silenzioso
e solo: esiliato, vedovo,
ramingo. E nel silenzio vivo, e muoio.