Inerme
l’uomo si trova a vivere
l’anonima sofferenza
dell’ altro da sé
l’anonima sofferenza
dell’ altro da sé
si riconosce in colui
che in silenzio abbandona la vita
che in silenzio abbandona la vita
muore con l’altro
per morire a se stesso e diventare
per morire a se stesso e diventare
“colui che resta”
colui che accetta di testimoniare
fino in fondo,
fino in fondo,
rinunciando alle facili consolazioni
della fede e della scienza,
della fede e della scienza,
l’assurdità del vivere
nella speranza di sottrarre l’uomo
al nulla che lo circonda.
15 commenti:
Inerme solitario
Soriano, «Triste, solitario y final»
Di certo non sono inutili queste parole che trovo bellissime. Complimenti davvero.
Yin
molto bella la foto
(e anche la parole, of course)
qui si può solo chiudere gli occhi e sentire tutte le sensazioni scivolarti dentro..
grazie!
La situazione del Minotauro è terribile, ma per certi versi invidiabile, la sua liberazione non è libera-azione,ma
gingerà solo sottoforma di morte.
Una situazione opprimente, ma priva di scelte.
Le scelte e le non-scelte vincolano invece le siepi di labirinti in cui è vietato assopirsi...terribile per certi versi, intrigante per altri, malato per tutto il resto del tempo.
iO e Alice apprezziamo le tue "inutiliparole", sarebbe bello potersi aggrappare a facili credenze per vivere in maniera "Normo-passiva", ma è impossibile rinnegare la propria natura se si è esseri pensanti.
Buon martedì iO e Alice
Che occhi magnifici!
CI SONO RIUSCITO! UHUHUHUHU! 131esimo lettore del blog!
http://www.youtube.com/watch?v=rXRExocnpUw
almeno non sono sola...e non sono l'unica ad esserlo tutt'ora!
@ Lorenzo:
l'esultanza del Rospo è giustificata: lui può.
Dall'altra parte ho spiegato la non riuscita dell'inserimento del muso nell'avatar.
Ma, a pensarci bene, finché non cambi la meravigliosa stupenda sublime immagine introduttiva del blog, che me ne frega di non essere chiaramente avatarato nei follower: io ci sono, eccome se ci sono!
(Rospo avrà un attacco di bile verde invidia?).
bellissimi versi
di dolore, ma con speranza...
Le poesie mi fanno sempre pensare...
Marò, che vena noir!
Sarà che mi sento ancora abbracciata dai raggi di sole, discretamente lontana da vermi e sufficientemente serena da non dovermi appigliare ad alcuna consolazione :
mi bastano i sensi, a dare un senso.
;-)
Complimenti per i versi!
...Non trovo però che vi sia facile consolazione nella Fede o nella scienza...
@ Lorè: nella marea dei tuoi follower può esserti sfuggito, ma, grazie a Stè248 magistra magistralis, sono avatarizzato.
Non cambia niente, ma è una soddisfazione "quasi" pari a un sei all'enalotto.
Al Rospo: gnicca gnicca...
(In verità, quasto avatorino mi fa un po' schifo; riuscissi a captare il tuo gattone, sarei appa-gatto nei secoli dei secoli a venire).
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