Non ero il solo. I nemici morti passavano ma il mio no.
Pochi fortunati esultavano alla vista del “loro” defunto.
Tutti gli altri imprecavano per la lunga attesa.
Pareva di essere all’aeroporto di Malpensa davanti al nastro trasportatore del ricevimento bagagli.
Dopo un po’ mi sono stancato e mi sono recato al domicilio del mio nemico.
Ho suonato il campanello, lui ha aperto ed io l’ho seccato con un colpo preciso in mezzo agli occhi della mia Beretta M9.
Non sono neppure tornato al fiume.
Non sono un fottuto saputello giallo che non ha un cazzo da fare tutto il giorno.
C’avevo ancora da pagare l’Iva e, se non mi sbrigavo, la Posta mi chiudeva.
MORALE: LA MIGLIOR VENDETTA E’ VENDICARSI.
10 commenti:
eheheheh
la vendetta è come la risposta pronta, devi averla a portata di mano!
Io che arrivo sempre un attimo in ritardo, mi siedo sulla riva e aspetto e ti dirò, ho visto passare più di un cadavere, tutti miei!!!
Ciao lorenzo ho visto che sei passato dal mio blog e mi ha fatto molto piacere. Tornerò a fine mese :)
A presto
CIAO
Come se i nostri fiumi non fossero già abbastanza inquinati!
Ho riso di gusto! E... io non sono di certo una tipa paziente! ;)
Il nastro era guasto, forse il mio nemico non era in lista: chi ha deciso che nel nastro dovesse passare il carnefice del mio turbamento all'animo? Se lo avessi distrutto quel maledetto nastro creato da un dio giudicante le azioni verso il prossimo, forse me ne sarei sbattuto dei miei torti subiti!
il tutto senza sentirsi cadavere, appunto.
Mentre aspetto quel cadavere, fa in tempo a crescere un fiore, sulla riva. E m'innamoro del suo profumo; dimenticando tutto il resto.
Assolutamente sì.
Soluzione azzeccatissima!
Non c'è miglior perdono che la vendetta!
Anche perché se aspetti la nostra giustizia, fai prima a stenderti nel fiume e vedere passare il tuo stesso cadavere.
beh la soluzione di chi non sa apsettare o non vuole.
ero cosi anche io. ora ho imparato ilo perdono, o forse devo chiamarla indifferenza. piacere di leggerti, a presto.
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