domenica 7 giugno 2009


I bonobo hanno scelto un'altra via.

La loro comunità è infatti libera, allegra, e del tutto pacifica.

Mai è stato osservato un bonobo uccidere un suo simile.

Mai è stato visto un adulto comportarsi in modo aggressivo con un piccolo, che fosse o no un suo familiare stretto.

Nessun maschio compete ferocemente con gli altri per il possesso di una femmina;

del resto, nessuna femmina accetterebbe di porsi come passivo premio in palio per il vincitore.

E soprattutto, i bonobo hanno collaudato una tecnica efficacissima per risolvere conflitti e tensioni: riderci sopra facendo l'amore.

Il bonobo è forse l'unico animale, oltre all'uomo, a fare sesso ogni volta che lo desidera, indipendentemente dall'istinto riproduttivo e dalla fertilità della femmina.

Per il bonobo il sesso non è una componente specifica dell'esistenza, separata dal resto: esso permea qualunque aspetto della loro vita, assumendo un ruolo di primo piano in ogni forma di rapporto sociale.

I bonobo fanno sesso per capirsi, per consolarsi, per far pace dopo un litigio, per rilassarsi dopo un'impresa faticosa;

fanno sesso anche senza arrivare ai rapporti completi, inventandosi una gamma incredibilmente fantasiosa di giochi erotici e carezze audaci;

lo fanno sia eterosessuale sia omosessuale, in coppia, da soli o in gruppo;

lo fanno per incoraggiamento, per amicizia, o per gioco.

I maschi stemperano con gesti e contatti erotici la tentazione di aggredirsi e di competere tra loro;

le femmine cementano con abbracci e strofinamenti molto espliciti i loro forti legami di sorellanza morale, che sono alla base dell'equilibrio del gruppo.

Tra i bonobo, nessun maschio è sicuro di quali siano i figli propri;

nessun maschio, quindi, aggredisce o molesta i piccoli, e tutti sono disposti ad aiutare e a difendere qualunque cucciolo del gruppo.

Maschi e femmine si muovono insieme, in assoluta parità, formando piccoli gruppi per andarsene in cerca di cibo durante il giorno;

poi si riuniscono per passare la notte tutti vicini, su rifugi costruiti sugli alberi, in una grande comunità che può contare anche più di cento individui.

Se due gruppi diversi si incontrano e puntano allo stesso albero da frutta, invece di combattersi si accolgono e fanno amicizia attraverso contatti sessuali, e poi si spartiscono il cibo in pace.

Non si vuol dire che i bonobo non litighino mai: ma lo slancio fortissimo verso la collaborazione e la condivisione delle risorse riesce sempre a smorzare ogni scontro, e a evitare che gli screzi degenerino in modo cruento.

8 commenti:

Asha Sysley ha detto...

Tante volte penso che veramente abbiano trovato la migliore delle modalità per rapportarsi agli altri. E sono sempre più convinta che, avendolo l'uomo scoperto, ne fugga il successo.
Purtroppo siamo destinati ad andare contro il semplice, l'amore globale, come se chi soffrisse, ci facesse sentire in qualche modo, uno scalino più in alto nel castello dei felici.
E allora rimango qui, non godo della sofferenza altrui e non scambio sesso con altri bonobo. Rimangoa guardare. Il Voyerismo lo trovo una buona via di mezzo ...

Roberta ha detto...

:-))))))))))))
Questi l'hanno capita meglio di noi la vita!

Squilibrato ha detto...

Della serie che l'uomo è meno civile. Non avevo dubbi.

sunflower ha detto...

quanto ha da imparare ancora l'uomo per vivere davvero...

Nicole ha detto...

Non ci crederai, ma sono un'appassionata della vita degli animali, che seguo sul National Geographic.
E sapevo già queste cose...Sono anni luci davanti a noi. Credo che l'uomo sia l'animale più imperfetto.

Asha Sysley ha detto...

Non ci sei e manca l'aria.

Ma|Be ha detto...

voglio essere un bonobo.
anche io.

Silvia... ha detto...

... uh, uh, uh