sabato 28 marzo 2009


In quel periodo dormivo male

Sempre con una barca accanto al letto

Per paura che il mondo annegasse

In un secondo diluvio universale

Trascorrevo l’estate in Giappone

Restavo ore sui cavalcavia

A guardare le auto passare

Mi piaceva il rumore dei motori

Portavo,allora, due piccoli cerotti

Agli angoli della bocca

Per evitare che scendesse troppo

E avevo imparato a camminare

Guardandomi la punta delle scarpe

In quegli anni le ragazze ingoiavano

Piccoli cubetti di catrame

Per asfaltare lo stomaco

E non dover più mangiare.

E un giorno vidi lei

Bella come una tram quando non ci devi salire

Mirca era così trasparente

Che potevi vederle il cuore

Verso la metà del mese

Diventavo sempre più socievole

La invitavo a bere qualcosa

E lei si accontentava

Ci facevamo largo tra le parole inutili

Che la gente abbandonava ovunque

Nessuno svuotava più

Gli appositi contenitori

Ci scambiavamo gli odori

Della nostra sottile esistenza

Ma poi arrivò il grande freddo

Il gelo ghiacciava anche il tempo

Un inverno ne durava dieci

Mirca era così trasparente

Che il coltello trovò subito il cuore

Ancora adesso non mi so spiegare

Perché l’ho uccisa

L’immorale immortale

Istinto dell’uomo

Altro non so

Se non che ammazzare

Mi fa venire fame

Commissario, non ce l’ha

Un panino col salame?

12 commenti:

NERO_CATRAME ha detto...

Bello che "In quegli anni le ragazze ingoiavano Piccoli cubetti di catrame Per asfaltare lo stomaco E non dover più mangiare.".
Spesso siamo capaci di comporre una bella opera d'arte, compiacercene,per poi accartocciarla tra le nostre mani e abbiamo fame ancora di un'altra.

zoé ha detto...

spesso senza motivo uccidiamo ciò che di bello abbiamo... curioso davvero..
Complimenti ;)

Asha Sysley ha detto...

No nè difficile trovare il cuore delle persone. Non stupirti di questo. E' più facile di quanto si possa immaginare.
Ultimamente però, per gli uomini è diventato un "arte" il trovare il cuore degli altri e chi ci riesce è un artista, un fuori dal comune, un autentico pazzo.
Per quella persona a cui basta una parola per capire dove sei, a cui basta uno sguardo per sapere di cosa hai bisogno, a cui basta una carezza per trovare le parole giuste ... e sei li, sei nel cuore.

Poi li, affronti la tua scelta. Hai il suo cuore fra le mani, potresti amalo, curarlo, accarezzarlo. Ma col tempo diventerebbe comunque arido. Le storie sono destinate a finire, l'amore a vacillare, il cuore a indurirsi.

E allora perchè non vedere il piacere che porta l'affondare il coltello nella carne e vedere ciò che era vivo, finire la sua vita.

Ed è questo che ora fanno gli artisti. Non cercano più la sublime bellezza, ma ingannano per poi affondare il colpo.

Amore_immaginato ha detto...

Bellissimo...

Marta ha detto...

non capisco....

Francesco, Lucio ha detto...

Allegorie fantastiche, tu si che inspiri ed espiri...

Paola ha detto...

E' proprio vero che non si è mai contenti di ciò che abbiamo...
Ciao carissimo buona serata un abbraccio

OM ha detto...

"bella come un tram quando non ci devi salire"...bellissimo...!!

ma alla fine tutto ciò vale un panino con salame? ;-)

Roby ha detto...

Una sequenza geniale

Nicole ha detto...

Ehy, chiudere per privarmi di tutto questo? Scrivi da Dio...sembra di viverle le cose che scrivi. Sia che tu sia ironico, noir o altro.
Mi avvolge la tua lettura e spesso mi lasca stremata, di sensazioni mai banali. E a volte mi ci ritrovo dentro come attrice non protagonista.

Tintarella di... Luna ha detto...

Molto belle,belle le immagini e le metafore ;)

Anonimo ha detto...

Complimenti, bella davvero..