La vita è eterna
Noi no
Noi siamo i perdenti
Ma la nostra sconfitta
È il punto di partenza.
Noi siamo un alfabeto di
quattro lettere
Siamo molecole, microbi,
batteri
Giunti a cavallo di un
meteorite.
Siamo i semi sparsi nel vento
Di un dente di leone alieno.
Siamo i figli di Gilgames
E del diluvio universale
Ma non sappiamo più nulla.
Siamo schiavi nell’oblio
Di open spaces criminali
Di Mors Tua Vita Mea
Di relazioni asociali
Abbiamo perso ogni stupore.
Se Dio venisse al bar
La domanda sarebbe
“Tazza piccola o grande?”
Abbiamo perso la memoria del
giorno
In cui abbiamo realizzato il
nostro sogno
Dormiamo in letti separati
Anche quando siamo soli
La salvezza è nella
regressione
Dobbiamo ritrovare lo stupore
della prima figa.
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