sabato 28 dicembre 2013

LA PEZZA DEL DIAVOLO


Dio ci voleva ebeti
Satana ci ha reso furbi
Dio ci voleva sciocchi
Satana ci ha aperto gli occhi.
Se Dio non voleva che sapessimo perché ha voluto piantare nel giardino dell’Eden l’Albero della Conoscenza, per poi proibire ad Adamo ed Eva di mangiarne i frutti?
Se voleva che vivessero innocenti in eterno, non sarebbe bastato non piantarcelo quell’albero?
Perché dio ha voluto metterli alla prova?
Perché ha preteso un atto di obbedienza e di sottomissione incondizionata a lui?
Che bisogno c’era?
Per verificare che fosse davvero riuscito a crearli ebeti o se avessero qualche difetto di fabbricazione e contenessero qualche scoria di furbizia? 
Così come si testano i prodotti prima di metterli in commercio?
Prima dell’intervento del Serpente-Satana, l’Albero della Conoscenza era già nell’Eden,, eppure Adamo ed Eva, obbedendo a Dio, non avevano mangiato i suoi frutti.
E’ stato necessario l’intervento diabolico per convincerli a disobbedire.
Dio ha avuto un bisogno di un complice. Era d’accordo col Diavolo?
Quale felicità avrebbero potuto godere due esseri viventi che non conoscevano nulla? Sarebbe stata veramente cosa buona per gli uomini non conoscere il bene e il male? 
Si può forse dire dei batteri che vivono nella melma di un stagno, che pure, come gli uomini, sono esseri viventi, che la loro sia una vita serena e felice? 
O non è forse più corretto dire che vivono e basta? 
Il primo atto dell’uomo, appena nato, è il pianto. Il suo primo sentimento l’infelicità. Poi cresce, riconosce il volto della madre e sorride. 
Il suo secondo sentimento è la felicità. 
Il bimbo che non piange mai e non sorride mai, perché non avendo provato il dolore non conosce la gioia, lo si può dire un bimbo felice? 
Davvero la conoscenza è un male e la non conoscenza è un bene? 
Davvero il diavolo voleva farci del male facendoci conoscere il male? 
Non è forse necessario conoscere il male per distinguere il bene?
Se non esistesse il Diavolo a che ci servirebbe Dio?
Anche lui ha bisogno del suo contrario per giustificare la sua esistenza.
Le parole dio e diavolo iniziano e finiscono allo stesso modo.
Anche noi adulti vorremmo che i nostri figli vivessero sempre nell’illusione che Babbo Natale esiste. Ma noi stessi, ad un certo punto, riveliamo loro la verità, perché se un uomo credesse sempre a Babbo Natale, non sarebbe un uomo felice ma una facile preda per il male.
Forse Dio ha fatto un errore di valutazione in buona fede, nell’intento di non farci soffrire. Poi si è accorto dell’errore e si è travestito da Diavolo per metterci una pezza.

6 commenti:

Anonimo ha detto...


ciao, sono la tua ammiratrice il periodo natalizio ti ha ispirato una nuova riflessione originale sulle tentazioni umane.una curiosità tu leggiFLAUBERT GRANDE ROMANZIERE PESSIMISTA?.con stima alla prossima

Lorenzo ha detto...

Ciao, non lo leggo e devo confessarti che leggo pochissimo. Per quanto riguarda il pessimismo mi considero un felice pessimista.

Dio non esiste ha detto...

mais "le Diable, probablement" ... oui et il s'amuse avec nous.

Pierluigi ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
alpexex ha detto...

dio è perverso e in quanto tale gode (lo so bene io che sono fatto a sua immagine)

kermitilrospo ha detto...

se bruciassimo tutte le bibbie ?