venerdì 2 marzo 2012


Ho tolto i genitori
Ho tolto i miei parenti
Ho tolto i miei amici
E anche i conoscenti
Ho tolto il mio lavoro
Ho tolto la mia giacca
Ho tolto i miei occhiali
E anche la mia faccia
Ho tolto la mia donna
Ho tolto la mia casa
Ho tolto il mio paese
E anche la mia razza
Ho tolto le ferite
Ho tolto i malintesi
Ho tolto i miei sorrisi
E anche le mie offese
Ed ecco
È riaffiorato
Dalla sabbia dei ricordi
Un vaso d’argilla
Con la forma di un bimbo
Un bimbo che conosco
E credevo perduto
Ma era solo sepolto.
Ha una crepa sul viso
Per aver pianto molto
L’ho riempito di fiori
E lo tengo in giardino
Che lo vedano tutti
Come ero carino!




4 commenti:

gattonero ha detto...

Eri carino, e forse tutt'ora lo sei, de gustibus non est disputandum, ma porca l'oca escort, non puoi commuovere per tutta una poesia e poi metterci il tuo (cfr. de gustibus...) bel musetto a rovinare tutto.
Che poi, hai buttato un sacco di belle cose prima di trovare quello che cercavi...
Credevo di essere disordinato, ma tu, figlio mio, mi batti alla grande!
Vabbé, un ciao non si nega a nessuno, neanche a te.
Sii sempre così serioso.

kermitilrospo ha detto...

voglio ritornar bambino...... prima che mi faccia tornar bambino l'alzeimher

alpexex ha detto...

togli togli :)

chicchina ha detto...

Ma potevi cercare un po meglio,prima di togliere tutto?rischi così di ritrovarti bambino,anche bello,perchè no,ma in un quasi deserto.Almeno la casa,la donna e gli occhiali potevi tenerli...
Ciao,sono un po invadente?.