venerdì 6 gennaio 2012

IL GRANDE ERRORE


C’erano loro e gli animali.
L’uomo non avrebbe mai dovuto esistere.
Ma qualcuno di loro fece un aberrante esperimento.
Innestò una piccola parte di sé in un gorilla.
Il risultato fu un mostro condannato ad avere coscienza di sé.
L’uomo.
Un mostro dal destino crudele e agghiacciante.
Il primo e unico essere vivente che sapeva.
Sapeva di esistere.
Sapeva che sarebbe morto.
Il primo e unico essere vivente in grado di farsi domande su sé stesso.
Sapendo che nessuno gli avrebbe risposto.
Sapeva di non essere solo un animale
Ma il suo destino era uguale a quello di ogni animale.
Inventò Dio ma non gli bastò.
Gli servì solo a sentirsi un Dio mortale o una bestia intelligente.
In entrambi i casi il risultato era la tristezza più infinita e disperata.

Ma in lui c’era anche qualcosa di loro
Che gli permise nonostante tutto
Di saper apprezzare anche la vita
Quando gli regalava momenti felici
Di sapere ridere
Ed era l’unico a saperlo fare.
Qualcosa che gli permise persino di accettare il suo destino.

Qualcuno di loro
Deve aver capito il grande errore commesso
Probabilmente il responsabile è stato anche punito.
Qualcuno di loro
Starà cercando un modo per sistemare le cose.
Qualcuno di loro
Ha cercato di farci capire
Che dobbiamo avere pazienza
Perché una volta liberatici della vita terrena
Potremo ancora esistere per sempre
In un’altra forma
Senza sofferenza
Perché eliminata la nostra parte animale
Avranno cura di noi
E per farsi perdonare
Ci faranno diventare come loro.


p.s.: loro non sono necessariamente extra-terrestri.
Non sapremo mai chi o cosa sono loro.




14 commenti:

premio petrolio ha detto...

un po' estranei a tutto ciò che è terra sì, però! A volte parecchio anch'io

Ale [Tredici] ha detto...

Molto bello questo racconto.

(anche se esitono altri animali che sanno ridere)

(anche se il fatto che "qualcuno di NOI" ride alle battute del cinepanettone mi farebbe rivedere tutta la questione di assomigliare a Dio)

gattonero ha detto...

So chi sono loro: sono i "politici".
Dal tempo di quel primo sciagurato esperimento vivono fuori dal (nostro) mondo, e se ne fottono allegramente di quello che qui accade.
Fanno, disfano, scassano: ogni tanto (troppo spesso) ci invitano a sostenere i muri di una casa che, grazie ai loro giochi, sta crollando.
Perfino le maledizioni che ricevono fanno ormai parte dei loro divertimenti: le contano, e chi la sera ne ha di più diventa capoccia della congrega fino alla prossima conta degli accidenti.

Anonimo ha detto...

ci sono loro e ci sono...io

bello questo blog

Anonimo ha detto...

Ho sempre avuto il sentore che ci fosse qualcosa di aberrante e mostruoso in noi esseri umani... ;)
Bello scritto

NostraDannus ha detto...

Non ho bisogno di l'oro.

davide idee ha detto...

non credo che siamo un errore. semmai facciamo l'errore di pensare di essere gli unici ad avere coscienza di noi stessi. in ogni caso, è la caratteristica propensione umana a rendere la vita degna di essere vissuta: immaginare ed inseguire quello che non c'è.

Pierluigi ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Sarah ha detto...

Siamo proprio così, inappropriati eppure vogliosi di qualcosa che nemmeno capiamo. forse di vita, combattuti tra istinto e incapacità.

FrammentAria ha detto...

ecco cos'è quella brutta sensazione che sento da quando sono nata...è sentirsi un errore. per fortuna, sorrido :)

mattada.. ha detto...

ehm...temo di non comprendere a pieno..vuol dire che il nostro pssaggio sulla terra e' solo un errore? Noi siamo un errore?

Non è crudele farci vivere una vita di dolore e fatica per esprimere un'essenza la nostra essenza, se poi dovremo essere qualcos'altro, assomigliare a dei/gli (S)oggetti non identificati?
Aiutatemi a comprendere...
grazie Elisabetta

Baol ha detto...

Ogni tanto qualcosa mi fa tornare la fiducia negli umani...ma c'è sempre qualcuno che me la toglie, con un frase, un rigo, una faccia, una consapevolezza.

Molto bello quello che hai scritto.

Conte di Montenegro ha detto...

Basta che "loro" non siano piattole!

Anonimo ha detto...

Bello. Non sono tutti così per fortuna. Ciao