La prima volta che morìì fu il giorno in cui nacqui.
Le prime parole che furono pronunciate quando venni al mondo furono: “Peccato, è un maschio!”
I miei volevano una femmina.
Mi trovarono cianotico col cordone ombelicale stretto attorno al collo.
L’ostetrica lo recise e mi salvò.
Nessuno capì che la cosa non era casuale.
Era un tentativo di suicidio prenatale.
16 commenti:
Roby,
non preoccuparti.
Ogni tanto mi va' di farti un pò paura!:-)
Quante altre volte sono morto,eppure dalle mie ceneri sono sempre rinato perchè attorno a quel filo ombelicale sta il significato della vita,mia e di nessun altro.
Il funicolo ombelicale che ti dà la vita è ciò che ti uccide... succede così per la maggior parte delle cose... Ma tu pensa che sei passato attraverso il fuoco... e il fuoco tempera ciò che non distrugge...
la gente non percepisce....
..sto riflettendo;
suicidio prenatale, è incredibile, sai perchè Lorè? la mia nascita fu similare alla tua..dissero che avevo tanta forza e voglia di vivere da sopravvivere ad un parto che avrebbe steso chiunque.
..cavolo,
forse,
..già, forse era proprio il contrario. Avevo scelto, non l'han capito, mi han salvata, credono di averlo fatto, regalandomi un mondo che non vorrei, che mi nausea a tratti.
boh..
Lore da che mondo è mondo tutti han sempre voluto un maschio..... vedi i miei.... mah.....
Tua Magda
a me credo che avrebbero ritardato di un pò la mia nascita oppure avrebbero evitato proprio di avermi...mah...non sn stata ai loro piani...va bè sn nata...giusto per le ferie di mio padre..uahaha...
senza morte secondo me nn ci potrebbe essere la vita...(e viceversa)
OK non mi preoccupo ! ma ti prego fai il bravo ! ; Le aspettative dei genitori sono sempre diverse dalla realtà, ma poi l'amore sopperisce a tali presunte mancanze fino ad esaltare quelle qualità inaspettate che scaturiscono dalle singole personalità, "come la tua !".
La prima volta che morì fu il giorno in cui nacqui.
Mi ritrovai ancora donna, per l'ennesima volta.
Avrei voluto essere uomo, poterle dominare le donne, soddisfare i miei istinti e le mie passioni nel modo più rude e cinico che potessi immaginare.
Dentro di me c'era l'ardore di fare agli altri quello che io avevo passato, subito, sopportato, rinnegato, ingoiato e provare lo stesso piacere che ancora ricordo nei loro occhi, occhi incisi nei miei senza timore, paura, titubanza.
Quello sguardo fisso che solo i loro colpi ritmati mi facevano a volte perdere.
Volevo farla pagare al mondo, vivere intensamente al di fuori delle regole.
Ed ora non sono altro che desiderio per chi, come me, voleva essere cacciatore.
.... conosco qualcuno che ha detto le stesse parole... espresso lo stesso pensiero...
... sara' un piacere venire a trovarti... di nuovo...
Concordo con Nero Catrame. Quante altre volte sono morto pure io. E' una continua morìa la mia.
Io sono nata podalica...
cosa può significare?
...
ok,pardon.
eri troppo grande per essere compreso..
buona settimana
Devo assolutamente leggere i tuoi libri.
"Quando si nasce non si è mai soli... ogni nascita è la nascita di due gemelli, uno il corpo, l'altro il cordone ombelicale. Il gemello-corpo, avendo i polmoni vive, il gemello-cordone ombelicale non potendo respirare muore, ma prima di separarsi i due gemelli si danno appuntamento il giorno della morte del gemello-corpo".
rincorrere il niente non vale nulla...rincorrere il mai o affiancarsi ad esso è sconveniente...tentare non fa mai male...
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