lunedì 12 gennaio 2009

IL BAMBINO FERITO


Mio padre aveva torto. Nella vita non è indispensabile sapere come funziona il motore di un’ auto. Come non è necessario scrivere poesie. Un bambino è rimasto ferito, molti anni fa, e la ferita rimarrà sempre, perché suo padre non potrà più dirgli: avevo torto. Ma attorno a quel bambino è cresciuto un uomo ed è ora che quell’uomo dica a quel bambino ferito di smetterla di urlare, di gridare vendetta. E’ ora che quell’uomo dica a quel bambino che il suo tempo è passato. Che quello che è stato non ritornerà più. Che se ne stia zitto e in pace una volta per tutte perché non c’è nulla da dimostrare a nessuno. Nulla da vendicare. Finalmente la mia guerra è finita. Io non sono più quello sbagliato. Io sono io, inesorabilmente. Non mi sento più in colpa. Mi sento bene, tranquillo come non sono mai stato. Ascolto i grilli di notte e non mi danno piu fastidio. Mi sembra un concerto. Le rane invece no, non le sopporto. Mi innervosiscono. Allora no, non è vero che la guerra è finita. è solo una tregua e presto si sparerà ancora. Tutto è ancora in gioco. Ma sono sereno, perché ora si gioca alla pari!

9 commenti:

Silvia... ha detto...

...foss'io a sentire quel bambino piangere, lo prenderei per le mani chinandomi perchè veda bene i miei occhi nei suoi, mentre gli dico che può piangere e gridare tutto quello che si porta dentro...e quando ha finito chiederei di poterlo abbracciare perché capisca che non c'è nulla di male nell'essere arrabbiati, nemmeno questo cambia il posto che ha nel mio cuore...sarebbe lui allora a chinarsi su di me, diventato uomo a dirmi " io sono padre del figlio che sono io, è finita la guerra!"

Asha Sysley ha detto...

Sono seduta e tengo sulle gambe la bambina che continua ancora a scalciare.
Scalcia verso i miei demoni che non mi danno pace.
Reggo la bambina forte, le cingo il ventre, ma nascondo la testa dietro alla sua schiena.
Lei è forte, lei è coraggiosa, lei reagisce, lei urla, lei sbraita, si ferisce e morde.
E io piango in silenzio perchè so che a nulla servirà.

follementepazza ha detto...

essere sereni...è già qlk....
buonagiornata

Roby ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Roby ha detto...

Questo è l'approccio che mi piace ! anche se ti assicuro che fare il genitore non è così semplice e sono convinto che in altri tempi fosse ancora più difficile.

Veggie ha detto...

Hai fatto bene a scrivere questa lettera a te stesso... anch'io lo faccio spesso... Solo, non lasciare fuggire quel bambino... non lasciare che dentro di se si confermi l'idea che avesse ragione suo padre... afferralo ed abbraccialo... e fagli sentire che gli vuoi bene... e che tutto può cominciare ancora...

NERO_CATRAME ha detto...

A quel bambino come a tutti bambini,come al mio chiedo
"cosa sogni?"e ascoltarli è un viaggio nella fantasia,
è un sopire i loro incubi.

Ma|Be ha detto...

come si fa?
a lasciarsi indietro il bambino e a diventare grande?
io sono ancora dentro quel corpo di bambina.

Anonimo ha detto...

Ti parla una cara amica che se non sente almeno cinque diverse persone che al giorno le danno del pezzo di merda e le dicono che è sbagliata non saprebe davvero che fare di diverso. Sai cosa c'è Lore? che adesso ne ho piene le palle e gli sbagliati sono loro.