sabato 13 dicembre 2008

LE STANZE VUOTE

Mi emozionano le stanze vuote.
L'assenza mi rapisce.
Sono solo muri e pavimenti
finestre e porte
ma mi commuove l'idea
di ciò che è stato
ed ora non è più.

Di ciò che potrà essere
quel luogo, ancora,
per nuove storie
di altre persone.
Dove sono gli oggetti
che hanno vissuto lì
le emozioni del suo
provvisorio proprietario?
Che hanno assorbito i pianti,
l'aria di tempesta
e, qualche volta,
la struggente gioia
di una vita mai risolta?
Metri quadrati che mi capivano
pareti che mi ascoltavano
non possono seguire
il mio vano destino.
Le stanze vuote sono crudeli.
Le credevo amiche
ma sono già pronte
per il nuovo inquilino
e i suoi vecchi misteri.

2 commenti:

NERO_CATRAME ha detto...

Una stanza è fatta di pareti e sei tu che la animi coln la tua presenza,con il tuo gusto,coi tuoi ricordi appesi o nascosti in un cassetto,col letto che odora ancora di passione,coi tappeti che hanno raccolto le lacrime,con le tende che ti hanno celato al mondo.con le impronte sulla maniglia della porta che sono il segno di quando uscivi per affrontare la vita e quando rientravi per nasconderti ad essa.

Anonimo ha detto...

B_domenica Lorè.
un abbraccio forte.