martedì 2 settembre 2008

IL POSTO NASCOSTO





Ho sognato che passeggiando alla periferia del mio paese ho scoperto strade, case e negozi che non avevo mai visto. Alcune erano nuove ed ho pensato ad una nuova urbanizzazione che non conoscevo, ma c’era qualcosa di strano. Le vie erano troppo deserte. I bar ed i negozi troppo nuovi ed all’interno c’erano solo i rispettivi proprietari. Chiedevo loro perché avessero aperto un locale dove non viveva ancora nessuno e loro mi rispondevano calmi e per nulla preoccupati:
“E’ presto, non c’è ancora nessuno. Solo qualche girovago dei sogni come te, arriva ogni tanto.”
Mi guardavano con occhi sorridenti di serena rassegnazione.
Continuando a camminare scoprivo che vi erano anche angoli del mio paese che non avevo mai saputo esistessero dove invece le case erano molto vecchie ed affollate di gente.
Vivendoci da quasi cinquant’anni mi domandavo com’era possibile che non avessi mai visto quelle case molto fatiscenti e quelle persone, perlopiù anziane, che mi guardavano un po’ spaventate,
quasi si domandassero come avessi potuto arrivare lì.
Proseguii il cammino fino ad arrivare alla campagna e qui, seminascosto dalla vegetazione, scoprii un vecchio monumento che sembrava una specie di sacrario.
Vi era anche un custode che mi salutò sorridendo come se fosse contento d’incontrare finalmente un’altra persona, dopo tantissimo tempo che non ne vedeva una.
“Non viene mai nessuno qui?” gli chiesi.
“Quasi nessuno.” Mi rispose. “Solo qualche girovago dei sogni come te.”
Gli raccontai quello che avevo visto e del mio stupore per non aver mai visto quei posti prima di allora. Il custode non fu sorpreso dalle mie parole e mi disse:
“E’ naturale che tu non abbia mai visto questi posti, perché non esistono. Almeno, non ancora.”
“Non ancora?”
“Tu ora stai sognando ed a volte capita di perdersi nei sogni e di arrivare in questi luoghi, che da sveglio non puoi vedere.”
“Quindi è solo immaginazione?”
“Non proprio. I luoghi e le persone che hai incontrato esistono già, ma non fanno ancora parte del tuo mondo e forse moriranno senza farlo mai.”
“Ma allora che posto è questo? Dove mi trovo esattamente?”
“Questo è il posto dove stanno le cose aspettando di accadere. Nessuno sa quando sarà il loro turno. Può essere domani o tra mille anni. Molte di loro non accadranno mai, invecchieranno qui e moriranno qui. Questo che custodisco è il loro cimitero.”

1 commento:

Anonimo ha detto...

questa è la fantasia al potere!