Una ricerca inglese del National Addiction Centre di Londra, anno 2003, spiega che l’innamoramento provoca reazioni chimiche simili a quelle innescate dall’assunzione di cocaina e anfetamina, e dunque, in teoria, un giorno potremo curarlo nello stesso modo: col rischio che qualcuno giunga a vaccinarsi.Sia l’innamoramento che certe droghe producono più dopamina: è un ormone che stimola la sensazione di piacere. La vista della persona amata invece provoca una sovrapproduzione di adrenalina che è all’origine di quei capogiri e di quei formicolii allo stomaco tipici del mal d’amore. Se invece si litiga, o si è gelosi, o ci si sente abbandonati, il cervello si difende e produce dopamina. Insomma, la chimica dell’amore non ha più segreti, e anche l’amore, presto, verrà trattato alla stregua di tutto ciò che può generare sofferenza. Non c’è più nessuno che abbia voglia o soprattutto tempo di soffrire, in circolazione.Un vaccino o una pillola e sparirà tutto. Del resto, come disse qualcuno, ormai si innamorano solo le cameriere.
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